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Autore Discussione: [DAY 12] DAKAR SAN JUAN A VILLA CARLOS PAZ [MOTO 931 KM] 15 GENNAIO 2016  (Letto 3382 volte)
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« inserita:: 16 Gennaio 2016, 18:18:28 »

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« Risposta #1 inserita:: 16 Gennaio 2016, 18:19:41 »

FONTE: OMNICORSE.IT

Dakar, Moto, Tappa 12: finalmente tocca alla Yamaha
Rodrigues vince la speciale e si rilancia per il podio. Price mette in ghiacchio la vittoria, Meo cade e perde 38'

E venne anche il giorno della Yamaha in questa Dakar 2016. Dopo che nelle prime 11 tappe erano arrivate solamente vittorie targate KTM e Honda, oggi Helder Rodrigues è riuscito a mettere la firma della Casa di Iwata sulla lunghissima tappa che conduceva da San Juan a Villa Carlos Paz, quasi 1.000 km tra speciale e trasferimento.

Un successo pesante, perché ha permesso al portoghese di rientrare addirittura in lotta per il podio. Un risultato che fino a ieri non sembrava essere esattamente alla sua portata. Dopo essere andato all'attacco nella prima parte della speciale, infatti, Pablo Quintanilla ha perso parecchio terreno nel finale, oltre 15', ed ora ha solo 1'19" su Rodrigues pur essendosi ripreso la terza piazza.

Non è stata una giornata fortunata neppure per Antoine Meo, infatti. Fino a ieri era il cinque volte iridato di enduro ad essere il detentore del terzo posto, ma oggi dalla KTM gli è stato dato il compito di scortare al traguardo il leader Toby Price. Cosa che ha fatto magistralmente fino a 40 km dal termine, quando è incappato in una caduta che gli ha procurato anche qualche fastidio di troppo.

Il francese poi ha stretto i denti fino al traguardo, ma ha pagato quasi 40 minuti ed ora quindi è precipitato al sesto posto. Diverso il discorso per Price, perché tutto è andato come da programma ed ha chiuso la speciale odierna al secondo posto, a 7'32" da Rodrigues, quindi domani entrerà nella tappa conclusiva con la bellezza di 37'39" da amministrare su Stefan Svitko.

Attenzione poi all'ultimo colpo di reni di Kevin Benavides, oggi autore del terzo tempo e a sua volta virtualmente ancora in lizza per il podio, essendo staccato di poco più di quattro minuti da Quintanilla. Tra le altre cose, l'argentino si dovrebbe comunque togliere la soddisfazione di essere la Honda meglio piazzata in questa Dakar (l'uso del condizionale è sempre d'obbligo in una gara come questa).

Un bravo se lo merita anche Jacopo Cerutti, oggi autore di un decimo tempo che gli ha permesso di consolidare la sua 12esima piazza nella generale. Curiosissimo poi quanto è accaduto ad Alain Duclos: il francese si è fermato per riparare la sua Sherco e si è tolto il casco. Peccato che quando ha finito i lavori non sia più riuscito a ritrovarlo...

DAKAR RALLY, Dodicesima Tappa, 15/01/2016
Classifica generale Moto (primi dieci)
1. Toby Price - KTM - 46.13'36"
2. Stefan Svitko - KTM - +37'39"
3. Pablo Quintanilla - Husqvarna - +53'10"
4. Helder Rodrigues - Yamaha - +54'29"
5. Kevin Benavides - Honda - +57'28"
6. Antoine Meo - KTM - +1.14'50"
7. Adrien van Beveren - Yamaha - +1.36'42"
8. Gerard Farres Guell - KTM - +1.54.30"
9. Ricky Brabec - Honda - +2.03'06"
10. Armand Monleon - KTM - +3.19'13"
Gli italiani:
12. Jacopo Cerutti - Husqvarna - +4.00'46"
31. Paolo Ceci - Honda - +9.05'25"

di Matteo Nugnes

FONTE:OMNICORSE.IT

Dakar, Cerutti: "Tappa WRC? Non era molto tranquilla"
Ottima prestazione del centauro dell'Husqvarna, che ha terminato la tappa di oggi al decimo posto

Jacopo Cerutti (Husqvarna) si è guadagnato oggi, nella 12esima tappa dela Dakar 2016, una decima posizione assoluta al termine di una speciale che doveva essere al 100 per cento WRC ma che invece, specie per le moto, si è rivelata bella impegnativa, come spiega lui stesso al traguardo: “Non finiva più 'sta tappa! Quando ieri hanno detto al briefing sarà una tappa tutta WRC mi sono detto, ma sì, sarà una cosa tranquilla, e invece...”.

E' stanco ma felice per la sua prestazione, e la posizione, inizialmente ottavo e poi decimo man mano che arrivavano gli altri piloti, non gli interessa neanche: “Davanti a me stamattina partiva Adrien Metge che ha rotto il road book e l'ho passato dopo il rifornimento, lui mi ha seguito per un po' ma poi deve aver sbagliato strada. Pensavo fosse una tappa facile e invece è stata lunga. Ci ho messo lo stesso tempo a farla del tappone in Bolivia che misurava 540 chilometri, anche se in questo caso erano sessanta chilometri in meno. Era davvero tosta”.

Poi spiega meglio: “A parte alcuni stradoni veloci era tutta roba guidata, un po' tipo il Sardegna, con tutte curve in montagna, tecnica, abbiamo visto dei posti stupendi...Ho pure preso un acquazzone e mi sono fermato a mettere la giacca impermeabile per non ritrovarmi poi congelato”.

E anche lui parla della fatidica nota dopo il controllo di velocità: “C'era l'uscita di questo DZ (zona a velocità controllata, appunto) dove il WPT non era sul bivio ma era dopo, bisognava andare giù, girare la moto e ritornare sulla pista. L'ho fatto giusto, ho visto la freccia accendersi sulla strumentazione e sono andato dritto e poi per terra ho visto i segni che tornavano indietro e non ho perso tempo”.

di Elisabetta Caracciolo
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