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Autore Discussione: IDRATAZIONE NELLO SPORT  (Letto 4629 volte)
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REDAZIONE ENDURO
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WWW Oscar
« inserita:: 10 Luglio 2014, 10:58:06 »

Prima di iniziare è importante tenere a mente questo concetto:
Per chi non lo sapesse l'osmolarità del plasma, in condizioni normali si aggira tra i 280 ed i 330mOsm/kg, è influenzata principalmente da alcuni suoi componenti, come sodio, proteine e glucosio

Studio dell'uso di Integratori mirati a ripristinare l'idratazione sugli atleti:

La necessità di una corretta idratazione dell’atleta è un’esigenza ormai fondamentale nella pratica sportiva quotidiana, sia per esprimere la performance migliore, sia per evitare situazioni nocive alla salute dell’atleta stesso.

Le modalità di mantenimento e di recupero di tale stato sono ancora in discussione, benché sia ormai delineata l’utilità di reintegrare le perdite idriche e saline del sudore con una sostanza ipotonica rispetto al plasma [NB sostanza ipotonica disseta di più di una isotonica, perché i suoi liquidi entrano nel circolo sanguigno più rapidamente ricca di sali, in particolare di sodio, potassio, calcio e bicarbonato ricca di sali, in particolare di sodio, potassio, calcio e bicarbonato. ricca quindi di sali, in particolare di sodio, potassio, calcio e bicarbonato]

Il sodio determina la volemia tramite l’asse renina-angiotensina-aldosterone e regola la sensazione della sete.

L’assorbimento intestinale di acqua è un processo puramente passivo determinato da un gradiente
osmotico locale, che lo ione sodio favorisce grazie allo stimolo esercitato sull’assorbimento di glucosio nell’intestino tenue. I vantaggi di una reintegrazione salina con il sodio si esplicano inoltre, nell’evitare un’eccessiva diminuzione dell’osmolarità del plasma che ridurrebbe la sensazione di sete e stimolerebbe ulteriormente la produzione urinaria.

Uno studio ha confermato questa ipotesi, in quanto ha evidenziato un aumento dell’acqua corporea totale negli atleti reintegrati con acqua ricca di sodio.

Il potassio invece riveste un ruolo fondamentale nel controllo dell’omeostasi cellulare, essendo il principale ione intracellulare. I risultati del nostro studio confermano l’utilità di tale ione nel reintegrare l’acqua intracellulare. Infatti, più che la quantità totale di acqua, è il compartimento intracellulare che subisce i principali danni da un’eventuale disidratazione.

Un ruolo ugualmente importante lo rivestono il calcio, che facilitando lo svuotamento gastrico favorisce una più rapida assimilazione idrosalina dal compartimento intestinale, ed il bicarbonato, ione che possiede capacità tamponanti l’acidità tissutale, conseguente al metabolismo cellulare incrementato durante l’esercizio.

Pur necessitando di una concentrazione salina superiore a quella normalmente presente nell’acqua pura, la reidratazione deve essere ottenuta con soluzioni che si mantengano ipotoniche rispetto al plasma, ai fini di evitare un immediato effetto osmotico negativo con flusso di acqua verso il lume intestinale.

Conclusioni
Impiegare un’acqua ad alto contenuto di sali minerali, in particolare sodio e potassio, per ripristinare la normale idratazione consente un aumento dell’acqua intracellulare, rispetto ad una normale acqua oligominerale.

Bevande contro la disidratazione
Si può preparare una sana e gustosa bevanda reidratante anche miscelando cinque cucchiai di zucchero da tavola per ogni litro di acqua ed aggiungendovi un pizzico di sale (1g) e 100 ml di succo d'arancia concentrato.

Una bevanda, per dirsi isotonica, deve avere la stessa osmolarità del plasma (pur cambiando il tipo di soluti). Al contrario, si definiscono ipotoniche ed ipertoniche quelle bevande aventi, rispettivamente, una osmolarità inferiore o superiore.

Ipotonica - Fluidi, elettroliti ed un basso contenuto in carboidrati Rapida reidratazione, ma poca energia

Isotonica - Fluidi, elettroliti ed un 6 - 8% di carboidrati Rapida reidratazione ed energia

Ipertonica - Elevato contenuto in carboidrati Scarsa e lenta reidratazione, ma elevata energia

NOTE RIGUARDO OSMOLARITA':
La tonicità di una soluzione viene misurata da una grandezza che si chiama pressione osmotica (che corrisponde in ultima analisi alla pressione che la soluzione esercita sulla membrana quando non riesce a passare). Molto semplicemente, una soluzione è ipertonica rispetto ad un'altra quando ha una pressione osmotica maggiore.
L'unità di misura della pressione osmotica di una soluzione è l'osmolarità, che si misura - pensate che fantasia - in osmoli.

UNA BEVANDA CHE CONTIENE ANCHE MALTODESTRINE CI AIUTA A RECUPERARE ANCHE ENERGIE:
Ad esempio le maltodestrine (un polimero del glucosio) hanno un peso molecolare molto alto (perché sono molecole molto grosse); quindi a parità di peso presentano pressione osmotica molto basssa rispetto ad altri glucidi, e sono ottime sostanze per una bibita energetica (quando proprio ci serve…).

FONTE: ARTICOLO SU WELLNESS E PERFORMANCE
Se due soluzioni liquide (cioè acqua con dentro sciolte delle sostanze) sono separate da una membrana, ed una ha la tendenza ad assorbire attraverso la membrana la parte liquida dell'altra, la prima si dirà ipertonica rispetto alla seconda, che sarà invece ipotonica rispetto alla prima. Ad un certo punto vediamo che il transito di acqua si interrompe in una situazione di equilibrio: i due liquidi (che hanno ora percentuali di acqua diverse da prima ma la stessa composizione solida) sono a questo punto isotonici.
Ma a noi, cosa ce ne viene? :)

Oggi vi invito a seguirmi nel fare un grosso passo in avanti nel mondo della scienza nutrizionale. Non sarà difficile!

La cosa interessante da notare è che una soluzione, finchè resta ipertonica rispetto all'altra, non passerà affatto attraverso la membrana!
Morale: se beviamo una bibita ipertonica rispetto al plasma sanguigno (che qui rappresenta la seconda soluzione dietro la membrana), non solo non ne assorbiremo i liquidi, ma l'organismo sarà "costretto" ad immettere acqua nel lume intestinale per diluirla e renderla ipotonica o, quantomeno, isotonica rispetto al plasma. E se ci stiamo allenando questa non è una buona idea…
Va da sé che una sostanza ipotonica disseta di più di una isotonica, perché i suoi liquidi entrano nel circolo sanguigno più rapidamente.
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