RISULTATI DA SITO AXIVERFONTE: ENDURORACE.IT Elisabetta CaraccioloSeconda prova di Campionato Italiano Senior/Under23
La prima grande cosa che è andata nel verso giusto ieri alla seconda prova di Campionato Italiano Senior/Under è stata la meteorologia. La pioggia attesa e prenosticata da tutti in realtà ha fatto capolino solo alla notte prima della gara e alla mattina intorno alle 6, scomparendo poi quasi del tutto durante il giorno e lasciando ai 253 piloti iscritti una gara davvero molto bella, organizzata bene fin nei minimi particolari su un terreno insidioso ma divertente che ha messo alla prova tutti i presenti. Tanto di cappello al Moto Club Costa Etrusca che a Donoratico hanno organizzato una seconda prova di Campionato con tutti i crismi, su terreni e strade umidi e scivolosi, controllati nei minimi particolari e davvero impegnativi. Ad aprire le sfide la classe Elite con ben cinque partenti, capitanati da un Gianluca Martini contro il quale non c’è stato nulla da fare. Su tutti e 4 i passaggi del fettucciato il pilota della Beta ha primeggiato lasciando agli altri – soprattutto ad un Belotti che amava le linee ma neanche un po’ il fettucciato – le briciole. Martini vinceva battendo di 14”89 Roberto Rota (Ktm) e Belotti che chiudeva comunque terzo grazie alle tre vittorie nella linea. Appannati invece Beconi e Traversi, rispettivamente quarto e quinto.
Lasciato il paddock di Donoratico, a ridosso dell’Aurelia, le moto raggiungevano subito il fettucciato che nel primo giro veniva affrontato due volte, una all’inizio ed una alla fine, inframezzato dalle due linee viscide e scivolose, ma comunque molto belle, trasferimenti compresi. Nella E1 2T non c’era nulla da fare contro Maurizio Lenzi in un grandioso stato ieri, mattatore della sua categoria al punto tale che Matteo Zecchin nulla ha potuto accontentandosi di una seconda posizione assoluta di classe staccato di ben 17”02 davanti ad Andrea Mayr terzo sul podio a 1′.08”56.
Grande battaglia nella E14T fra Roggeri e Falgari, davanti a tutti gli altri praticamente inesistenti in questa lotta sfegatata ristretta ai due piloti. Se Roggeri inanellava una serie di fettucciati fantastici, Falgari invece primeggiava nelle linee e i distacchi sono sempre rimasti sul filo dei secondi al punto che alla fine ha vinto sì il pilota Suzuki ma solo per 3”72 su Falgari, su Honda. Molto più indietro Andrea Bassi, staccato di ben 2’52”71.
Senza storia la E2, sempre senior, con un Nicoletti baciato dall’ispirazione in sella alla sua Beta che gli ha regalato nove vittorie su 10 speciali vincendo a mani basse su Andrea Fossati con ben 45”03 di vantaggio sulla Ktm di Fossati e 1’05”34 su Marco Casucci.
Jacopo Cerutti nella E3 ha trovato sulla sua strada un Paolo Bernardi strepitoso che ha dominato imponendosi sul pilota Tm con un vantaggio di 8”28, dimostrando anche lui di gradire molto il cross test e poco le linee che invece Bernardi si è portato a casa con un bel sacchetto di secondi di vantaggio ogni volta.
I Moto Club assistono alla vittoria del Trial David Fornaroli che con 57 punti ha vinto grazie a Lenzi, Falgari, Nicoletti e Marcotulli – bravo ma non splendente ieri – sull’Intimiano Noseda fermo a 47 con Mayr, Bassi e Cerutti, secondo davanti alla Marca Trevigiana, che con 45 punti sale sul terzo gradino del podio insieme a Zecchin, Graziani e Facchin.
La Under ha regalato ieri in Toscana più di qualche colpo di scena, fra scivolate, rotture, benzina che finisce in mezzo alla speciale e per questo si è vissuta una giornata diversa dal solito almeno nelle prime fasi. Poi alla lunga sono venuti fuori i mattatori e il fondo scivoloso del primo giro ha lasciato spazio ad un fettucciato ormai segnato da solchi profondi – sul finire – e due linee comunque belle, ma fangose pur se assolutamente e sempre percorribili senza grossissime difficoltà.
La E12T ha assistito alla bella gara di Nicolò Bruschi (Yamaha) che liberatosi dagli attacchi di Riccardo Crippa (Yamaha), rimasto senza benzina sul secondo passaggio del fettucciato e costretto a spingere per oltre 500 metri la moto, e obbligato poi a rincorrere la classifica per tutto il giorno, ha tenuto testa ad Andrea Di Luca (Husqvi) secondo a 1’01”15 e Mattia Giulietti (Husaberg), terzo a ben 2’19”49. Settimo Crippa che ora sarà costretto a recuperare anche in Campionato, senza potersi permettere più neanche un errore. Tommaso Montanari (Ktm) ha capitanato senza problemi la E1 4T rifilando a Luca Rovelli (Sherco) 20”74, mentre il bravo Andrea Castellana (il ‘bello’ come ha sorriso lui sul podio) ha chiuso terzo ma con un distacco di ben 2’16”24.
‘Belli Capelli’ – come direbbero a Roma – Guido Conforti (Yamaha) non ha faticato a gestire una E2 vincendo con oltre due minuti sul ligure, Luigi Maule che per soli 5” ha battuto un Alessandro Talamo in versione ‘aggressive’ sulla Ktm del moto club Biker’s Palermo. Solo 4° Igor Sonzogni, deluso dalla sua prestazione ieri, in sella alla Husaberg. Andrea Balboni si è ‘liberato’ nelle prime fasi della gara di Jonathan Zecchin ed ha imposto un bel ritmo alla classe regina con la sua Honda HM rombante e potente che lo ha portato al primo posto davanti ad un Alessandro Meo – raggiante sul podio – che è riuscito a mettere la sua TM davanti alla Ktm di Mattia Ferrari per soli 3 decimi.
La classe A, cadetti 125, non ha avuto storia con un Davide Soreca (Yamaha) degno di un mondiale – ed era lì che erano impegnati i suoi compagni di squadra della Boano Racing – mattatore indiscusso della classe, con 10 vittorie, collezionate ai danni di Michele Marchelli (Husaberg) che pur bravo ha chiuso secondo con la bellezza di 2 minuti di ritardo. Jordi Gardiol deve accontentarsi di un terzo posto su Suzuki, davanti comunque ai nuovi giovani emergenti, Aresi e Romaniello, fresco fresco di patente.
I bravi ragazzini del Mini enduro si danno battaglia quest’anno nella classe 50, la Z, e Matteo Pavoni ha vinto pur senza stravincere un numero esagerato di speciali ma alternandosi anzi con tutti gli altri protagonisti, da Ivan Coniglio su Rieju, entusiasta della sua moto – secondo – a Matteo Merli, terzo su Beta, oppure Luca Apollonio, quarto. La gara per i cinquantini non è stata semplice tanto è vero che solo 8 dei 17 partenti sono riusciti a concludere una prova lunghissima per loro ma senza dubbio vissuta intensamente da tutti gli 8 al traguardo.
Le Lady hanno vissuto sulla battaglia fra le prime due le intramontabili Anna Sappino – vincitrice – e Cristina Marrocco, seconda, e Susanna Grasso ha fatto bene a rinunciare al motorally in favore dell’enduro, chiudendo sul terzo gradino del podio e confermandosi una ‘tosta’, tanto è vero che sulle 8 partenti solo tre ragazze sono riuscite ad arrivare in fondo: peccato per la Balduzzi e la Cabini estromesse dalla classifica per il ritardo accumulato ad una sola speciale dalla fine.
Nei Moto Club trionfa l’Intimiado Noseda grazie a Rovelli, Balboni, Soreca e Gardiol. I suoi 57 punti battono i 53 del Treviglio – che può contare su Pellegrinelli (ritirato ieri per un brutta botta contro un albero), Tommaso Montanari, Conforti ed Aresi – mentre il Trial Fornaroli si attesta a quota 52 – un solo punto di distacco – e lo zero di Omar Chiatti fa il paio con quello di Nicolas Pellegrinelli.