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Autore Discussione: [WOR EVENTS] ENRICO MARIA GARAVELLI CI RACCONTA IL TOUGH ONE.....  (Letto 3263 volte)
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« inserita:: 15 Gennaio 2013, 09:23:01 »

REPORT GARA E RISULTATI TOUGH ONE 2013



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Il 12 gennaio 2012 nel Galles, a Nantmawr, ha avuto inizio la stagione dell’enduro estremo, si è svolta infatti la nona edizione della famigerata “Tough One”.

Al via nella classe PRO, in mezzo a 25 tra i migliori piloti al mondo di enduro estremo, anche il pilota italiano Enrico Garavelli del Motoclub Dogliani, che da anni è una presenza costante a questo genere di manifestazioni.

Alla vigilia dell’evento, in ricognizione l’anello da percorrere si presentava più lungo e scorrevole degli anni precedenti, con l’aggiunta di una buona parte di percorso stile “cross country” sulle montagne circostanti Nantmawr Quarry.

Quando però alla sera ha cominciato a piovere, i piloti si sono subito resi conto del fatto che le cose si sarebbero complicate. Parecchio.
Infatti, dopo una intera notte di pioggia, al mattino ha cominciato a nevicare ed il terreno è diventato una enorme fangaia gelata che inghiottiva moto e piloti. Al mattino si è svolta la gara delle categorie cadette, su una parte semplificata del percorso che comprendeva la parte più scorrevole. Nevicando, il passaggio sul percorso di più di sessanta piloti per due ore ha devastato il terreno rendendolo scivolosissimo e scoprendo pietre e radici viscide.

Terminata la già tremenda gara dei club man, a mezzogiorno è partito il main event dove i piloti della classe PRO, si sono dati battaglia su un percorso divenuto quasi impraticabile, seguiti dalla classe EXPERT.

Partenza a piedi, una corsa di circa centocinquanta metri in salita per arrivare alle moto spente e la gara è cominciata. Nel primo giro i piloti hanno assaggiato il terreno: numerosissime rovinose cadute.

Anche Garavelli è caduto a terra in partenza, ed il primo giro per lui è una lunga agonia, nella parte finale del giro il disco del freno anteriore sbatte contro una roccia, si piega e salta fuori dalla pinza: la gara è finita. Arrivato senza freno alla zona assistenza, con crampi dappertutto, grazie ad un entusiasta spettatore inglese si riesce a fare rientrare il disco raddrizzandolo a martellate… A quel punto, passata la crisi il pilota italiano riparte stringendo i denti e cercando di recuperare fino alla fine.

Il ritmo si alza giro dopo giro, e per assurdo la parte di gara che doveva essere la più scorrevole si trasforma nella più terribile a causa del fondo scivolosissimo. Moltissimi sono i ritiri, all’arrivo i piloti sono decimati. Enrico Garavelli, pur avendo perso molto tempo per sistemare la moto, arriva al traguardo dopo 3 ore e 25 minuti di gara.

Grandissima la sua soddisfazione per avere concluso una gara in categoria professionistica quando egli di fatto professionista non è, non ha assistenza da professionista e con una moto quasi di serie.

Podio tutto inglese: vince la gara Graham Jarvis, seguito da Jonny Walker e Danny Mccanney.


Enrico Garavelli corre con una Husaberg TE250 del team Tecnobike di Nizza Monferrato, ed è supportato da GoldenTyre, SIXS abbigliamento tecnico in carbonio e Liqui Moly lubrificanti.
 
 


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