Bergamo caput enduri. In un garage di Bergamo nasce una moto, una cosa nuova, bella e che va bene. L’ha fatta un privato, un artigiano, un appassionato. L’ha mostrata orgoglioso a noi di FUORI e poi ad HM, chiedendo se interessa. E interessa… Da qui a dire che uscirà sul mercato ne passa, però la storia è già straordinaria così. Il piccolo il cui lavoro fa gola ai grandi, la passione che tira fuori dal box quello che i colossi non hanno ancora fatto, ma che vorrebbero tanto fare. Già un paio di anni fa, Andrea Rizzi ci aveva fatto provare un suo prototipo, molto simile nel concetto, ma estremamente diverso sul piano della cura costruttiva. Questa volta la sua creatura è leccata come se fosse pronta per le vetrine e ha anche un nome. E non un nome qualunque: Bérghem R 250, perché la moto è stata sviluppata sui percorsi mitici della Valli Bergamasche. Sono cose che solo a Bergamo possono succedere, perché l’enduro è nel cuore delle sue valli da sempre, nelle radici dei suoi alberi. E se mai questa moto verrà prodotta, se mai la globalizzazione la porterà nei concessionari in Cina o magari sulla Luna, bisognerà ricordarsi da dove viene, da Bérghem, se poi è città alta o bassa non fa niente, pòta. Bergamo caput enduri. In un garage di Bergamo nasce una moto, una cosa nuova, bella e che va bene. L’ha fatta un privato, un artigiano, un appassionato. L’ha mostrata orgoglioso ai ragazzi di Motociclismo Fuoristrada e poi ad HM, chiedendo se interessa. E interessa… Le sovrastrutture sono quelle dell’HM CRE 50, il manubrio è diverso, è da trial per guidare meglio in piedi. Le padane sono ricavate dal pieno, i fianchetti laterali sono tagliati e sagomati, il parafango anteriore e da Motard dell’Acerbis ed anche la mascherina portfaro. Le sospensioni sono quelle di serie dell’HM ma tarate diversamente. La gomme sono da trial, il posteriore è tubeless, con una pressione minima di 0,4 bar, che permette di avere una trazione pazzesca nelle rocce. Nella ghiaia o nella terra non è molto efficace però. La ruota davanti è HM con gomma da trial con mousse. I freni sono di HM e la frizione è quella di Montesa. Il motore è quello della Montesa 250 4T. La potenza massima è di 13,3 cv a 6750 giri mentre la coppia massima è di 1,56 kgm a a 5000 giri che grazie all’eccelente regolarità del motore fin dai primissimi giri permette di arrampicarsi ovunque. Gli ideatori della Bérghem sono due appassionati Enrico Lorini,di Bergamo e Andrea Rizzi. Attualmente la moto è un prototipo. Nell’enduro estremo con questa moto fai un quarto della fatica rispetto a qualsiasi altra enduro.