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Enduro => News Enduro => Discussione aperta da: REDAZIONE ENDURO - 21 Dicembre 2015, 16:02:22



Titolo: [NEWS] CAVI DI ACCIAIO AD ALTEZZA UOMO, UN ALTRO CASO IN ITALIA
Inserito da: REDAZIONE ENDURO - 21 Dicembre 2015, 16:02:22
Cavi di acciaio all’Isola d’Elba

Il Presidente FMI, Sesti: “Episodio inaccettabile”

Roma, 21-12-2015

Torna purtroppo di attualità la questione dei cavi di acciaio tesi ad altezza uomo per impedire, in modo delinquenziale, la pratica enduristica agli appassionati.

L’episodio, portato alla luce dalla tv locale Tele Elba e ripreso dai quotidiani locali, questa volta si è registrato giovedì pomeriggio all’Isola d’Elba, dove Daniel Gamba stava percorrendo un sentiero ed è rimasto ferito proprio da un cavo di acciaio tirato trasversalmente fra due alberi.

Fortunatamente il motociclista non ha riportati gravi danni fisici, ma la vicenda avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi: “Si tratta nuovamente di un episodio di inqualificabile e criminale ostilità nei confronti dell'Enduro”, ha dichiarato il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti.

“Non è la prima volta che sentiamo parlare di un cavo di acciaio teso fra due alberi e purtroppo in casi analoghi abbiamo registrato episodi drammatici. Solo per fortuna, questa volta gli effetti sono stati una caduta e qualche graffio, ma l'episodio è inaccettabile! Faremo quanto in nostro potere per sollecitare le Aurorità, ed in particolare il Corpo Forestale dello Stato con il quale è in essere una stretta collaborazione, ad indagare ed aumentare la vigilanza verso questi atti criminali. Si può anche essere in disaccordo con la pratica legittima del nostro sport, ma per nessuna ragione si può attentare alla vita. Oggi la mia solidarietà va a Daniel Gamba con l’auspicio che questo increscioso episodio sia davvero l’ultimo”.

Il servizio di Tele Elba (http://customer23421.musvc1.net/e/t?q=8%3dAZ7W0%26I%3d0%26I%3d0f9e%26x%3dZ0bCb%26x%3d6j8dC3Qs_MZzS_Xj_OTxY_Yi_MZzS_WoVrP3R.e0_1xVu_AC1oF7WTRMcRx_OTxY_ZiO_1xVu_BAAa%26m%3dJxN504.InQ)

Ufficio Stampa FMI