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Enduro => News Enduro => Discussione aperta da: REDAZIONE ENDURO - 16 Ottobre 2012, 11:43:27



Titolo: [FEDERMOTO] FAST ENDURO - ENDURO SPRINT, ESPERIMENTO RIUSCITO?
Inserito da: REDAZIONE ENDURO - 16 Ottobre 2012, 11:43:27
FONTE: FEDERMOTO (http://www.federmoto.it/home/commissione-sviluppo/itemid/12915.aspx?IsDetail=Y)

Quali gli obiettivi e cosa cambia?

Far divertire di più i piloti, cancellare i tanti tempi morti dell’Enduro attuale, dare la possibilità di organizzare gare “corte”, aumentare il tempo cronometrato, possibilmente tagliare certi costi di cronometraggio.

Di fatto la gara resta la “solita”, ma viene organizzata diversamente. A Moano, sede dell'esperimento,  il numero dei piloti era volontariamente ridotto a 90 trattandosi di una sperimentazione ma, potendo disporre di un percorso sufficiente si potrebbero organizzare anche gare da 300 piloti (ma questo non è il fine ultimo).

Il percorso della sperimentale [organizzata dal MC Riviera il 3 luglio 2012 a Moano frazione di Pieve di Teco] era lungo circa 15 km, da ripetersi sei volte (cinque per Sport e Cadetti 50). Al primo giro l’ET non cronometrato, per un totale di 11 PS e ben 30’ di tempo-classifica  per i migliori, più del doppio di una normale gara territoriale ed anche più di certe tricolori.

In questo esperimento salvo i Veterani, le classi sono state le stesse di un Campionato Regionale di Enduro. Settantatre i piloti che hanno aderito all’iniziativa, nonostante parecchie concomitanze.

Alle ore 10 è partita la gara, dal parco chiuso, ma in certe gare territoriali se ne potrebbe fare anche a meno grazie ad un controllo di passaggio, giacchè viene consegnato al briefing, ma potrebbe essere fatto anche all’atto delle iscrizioni, un riepilogo autoadesivo dei tempi e quindi niente classica tabella di carta, un grande plauso a Mauro Bonetto realizzatore di questa piccola ma grande rivoluzione.

Start per due piloti a minuto. Hanno dovuto presentarsi al C.O. concomitante con la partenza della PS Enduro; code distinte a seconda del numero pari o dispari, a seconda della partenza imposta allo 00 od al 30, ed una corsia, mai usata in questo esperimento perché i tempi sono stati studiati abbastanza larghi, per i ritardatari.

Pochi gli errori, di anticipo: i piloti hanno da subito capito il sistema orario-partenza tipico dei Rally auto (o se vogliamo, prima usato nei RTT africani).

All’uscita della PS non ci si fermava, come nei Rally auto, anche perché la sezione verso la successiva PS non era lunghissima e tutta in off road, quindi è stato preferito non porre un altro C.O. In casi di percorso più lungo ed assenza di altre P.S. si potrebbe però fare, dando un tempo imposto per rispettare strettamente le regole del Codice della Strada.

Ogni pilota si è presentato alla seguente P.S. Cross con pochi minuti di anticipo, salvo i migliori, poiché al sabato sono stati cancellati 3 km di tracciato per i soliti problemi di autorizzazioni.

Prevista la sosta al paddock in circa 10’, e “consigliato” il tempo tra paddock e partenza P.S.Enduro.

Tutti sono stati nei tempi, hanno definito la corsa molto meno noiosa delle altre, stanchi per il numero di tempo cronometrato affrontato e per il percorso tutto senza asfalto di raccordo.

Nelle intenzioni non c’è annullare l’attuale sistema del Regionale, che comunque è apprezzato e consolidato, ma dare nuove opzioni, soprattutto per favorire (laddove non ci sia un giro lungo) e per rilanciare le gare veramente territoriali (sociali, intersociali, provinciali, interprovinciali, regionali), che in epoca di stringenti divieti di circolazione fuoristrada dovranno rinascere, perché almeno le competizioni saranno più salvaguardate rispetto alla “utenza libera”.

La denominazione “fast enduro” è stato indicato dalla CSAS per potere iniziare, ma gli ideatori sono ora alla ricerca di un nome e norme definitive;