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Autore Discussione: olio motore ktm exc 450...il vs parere...  (Letto 45145 volte)
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pajo
Utente non iscritto
« inserita:: 29 Luglio 2008, 10:32:24 »

Io utilizzo un bardhal c 60 (gradazioni in base al periodo) e mi trovo abbastanza bene.....
Mi hanno consigliato un motul 300v 15w-50 che pensate voi?
Alternative?
ciao ciao
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gv77 mausse
Utente non iscritto
« Risposta #1 inserita:: 29 Luglio 2008, 10:45:32 »

per quanto riguarda l'olio 4t è importante la composizione guarda la sigla spesso anche sottomarche hanno la stessa composizione di quelli di marca.
vedi Castrol GT si trova anche a 9 - 10 euro il litro.
Registrato
TENErosco03
Utente non iscritto
« Risposta #2 inserita:: 29 Luglio 2008, 11:17:46 »

per quanto riguarda l'olio 4t è importante la composizione guarda la sigla spesso anche sottomarche hanno la stessa composizione di quelli di marca.
vedi Castrol GT si trova anche a 9 - 10 euro il litro.


Sicuramente la gradazione " ideale " è 10-50 e il Motorex viene sviluppato su specifiche Ktm, per la mia esperienza empirica il Bardal va bene x cambio e frizione.
Attualmente uso il Castrol gps 10-40.
Se ti interessa guarda QUI i prezzi sono ottimi...e se fate un gruppeto di amici.....il risparmio è notevole.
Registrato
gv77 mausse
Utente non iscritto
« Risposta #3 inserita:: 29 Luglio 2008, 11:29:10 »

Castrol GTX 15W-40
Specifiche tecniche e approvazioni: SAE 15W-40; API SL/CF; ACEA A3/B3; VW 505 00; MB 229.1
Queste sigle segnatele su un pezzo di carta o stampale e quando passi davanti agli scaffali cerca le stesse sigle!!!!
Registrato
TENErosco03
Utente non iscritto
« Risposta #4 inserita:: 29 Luglio 2008, 11:31:14 »

Castrol GTX 15W-40

Non mi risulta che sia una gradazione ideale per ktm....
Registrato
gv77 mausse
Utente non iscritto
« Risposta #5 inserita:: 29 Luglio 2008, 11:40:12 »

L’olio motore principalmente deve svolgere 2 funzioni basilari: raffreddare e lubrificare.

L’olio, che di per sé è un lubrificante, ha infatti anche l’importantissimo compito di raffreddare quelle parti del motore che non sono direttamente a contatto con il circuito di raffreddamento principale (come ad esempio i pistoni) e, nei modelli più datati (quelli definiti a raffreddamento misto “aria/olio”), ha una vera e propria funzione di “liquido di raffreddamento”.

La funzione lubrificante è quella più intuitiva ma dedico comunque qualche riga di questo articolo a spiegarne un po’ più approfonditamente il significato.

Il nostro caro (e spesso costoso) olio ha infatti il compito di far galleggiare i vari componenti creando una patina viscosa tra le superfici di contatto.

In sostanza pensate all’albero motore di una moto lanciata a tutto gas.

Se questo albero non fosse lubrificato ottimamente l’attrito tra albero/banco e albero/bielle creerebbe un innalzamento mostruoso della temperatura con conseguente grippaggio e fusione dei componenti.

L’olio ha poi una funzione protettiva (ruggine e ossidazione) e detergente (pulizia delle morchie e dai residui).

Detto questo credo che possiamo iniziare a parlare di come è fatto un olio.

L’olio è composto da 2 elementi: BASE ed ADDITIVI

La base è quella più “sponsorizzata” e può essere minerale, sintetica o semisintetica.

Minerale -> ricavata direttamente dalla raffinazione del petrolio grezzo o da sostanze presenti in natura.

Sintetica -> ricavata totalmente da molecole costruite in laboratorio.

Semisintetica -> ricavata dal miscuglio delle due di prima. (la normativa vigente garantisce che per definire un olio “semisintetico” la parte sintetica deve essere almeno il 25% del totale, prima ne bastavano poche gocce).

Gli additivi sono meno conosciuti e vengono presentati al pubblico come “accessori” dell’olio, in realtà un olio che non abbia nessun additivo, ci farebbe grippare dopo pochi metri
(i primi additivi risalgono agli anni ‘30). Alcuni di essi hanno potere antiossidante, detergente, antiusura, antischiuma, magnetico, multigrado…ecc.

Ora giochiamo un po’ con i numeri.

La numerologia dell’olio prevede principalmente due sigle SAE (la più conosciuta) ed API (che non c’entra nulla con il bue egizio).

SAE

La specifica SAE (Society of Automotive Engineers) è sinonimo di temperatura e viscosità (da non confondere con la densità, che è una cosa molto diversa).

L’ideale è un olio che sia poco viscoso a freddo per lubrificare ( e quindi scorrere) velocemente il motore in accensione, ma anche abbastanza viscoso a caldo per garantire una adeguata lubrificazione / galleggiamento (restare attaccato alle superfici ).

La sigla è composta da 2 numeri separati dalla lettera W.

I numeri indicano appunto la viscosità 5-10-20 ecc. , un olio 5 è meno viscoso di un olio 20 quindi scorre meglio ma lubrifica / protegge peggio…ok?

….facciamo un esempio:

Olio con sigla 5W 50 che vuol dire???? Serve lo spelling!!!

5 -> prendiamo l’olio, lo mettiamo a – 18° e misuriamo la viscosità, in questo caso 5, quindi è un olio che scorre bene a temperature molto basse (unità di misura è il centipoises).

W -> vuol dire Winter (si, proprio inverno) e sta ad indicare che il numero che sta prima indica la viscosità a freddo (in questo caso il 5).

50 -> prendiamo l’olio, lo mettiamo a + 100° e misuriamo la viscosità, risultato 50, quindi è un olio che scorre male a caldo (ma questo ci interessa poco) ma protegge molto bene (questo ci interessa decisamente di più). (l’unità di misura è il centistoke ).

Avrete notato che l’unità di misura tra le due temperature è cambiata….perchè?
Perché l’olio ha la tendenza a diventare più fluido con l’aumentare della temperatura e quindi non è stato ritenuto conveniente utilizzare la stessa unità.

Rimane invariata la regola che vuole una viscosità superiore all’aumentare del numero.

In pratica non è possibile fare un confronto diretto tra il 5 a freddo ed il 50 a caldo quindi mettiamoci bene in mente che un olio 30W 30 non scorre allo stesso modo a -18° e a + 100°…ok?

Bene andiamo avanti.

Torniamo alla moto lanciata a cannone, se ha scelto un olio 10W 50 dovrebbe stare tranquillo sulla lubrificazione corretta del suo 450 giusto?

Sbagliato!

Perché? Perché la gradazione SAE ha effettuato la misurazione a +100° ma i moderni motori ad alte prestazioni portano l’olio a temperature superiori ai 150° (circa il 50% in più!!!).

E qui ho scoperto l’esistenza dell’ API.

La classificazione API (American Petroleum Institute) indica la qualità intrinseca dell’olio e si esprime in lettere, S per i benzina e C per i diesel seguiti da un’altra lettera che indica la qualità (SA - SB - SC.......SH - SJ ..ecc.).

In pratica prendono l’olio e lo massacrano, lo tritano, lo friggono, lo centrifugano e lo torturano.

Poi vedono dopo il ciclo quanto “buono” è rimasto il povero olio e gli assegnano la seconda lettera.

Un olio SH ha resistito molto meglio e ha mantenuto inalterate le sue qualità in maniera superiore rispetto ad un SB.

Per le moto moderne si consiglia “almeno” un SH (salvo diverse specifiche della casa).
Questo ci spiega perché due oli con uguale SAE hanno magari prezzi molto differenti.

Se sullo scaffale del supermercato troviamo due oli con uguale SAE e uguale API sappiamo che l’eventuale differenza di prezzo è solo un problema di “marchio”.
Registrato
Smot@rd
Utente non iscritto
« Risposta #6 inserita:: 29 Luglio 2008, 11:49:44 »

ottima spiegazione! mi permetto solo di aggiungere un particolare piuttosto importante.... nella scelta dell'olio non bisogna trascurare di pensare anche alla frizione. mi spiego meglio: oltre a lubrificare e raffreddare le parti del propulsore, l'olio ha anche l'incombenza - la pesante incombenza - di lubrificare i dischi della frizione e questo porta a dover necessariamente optare per una scelta che ne tenga conto. un'olio con caratteristiche api sj, ad esempio, è senz'altro uno dei migliori in fatto di potere lubrificante/resistenza al calore/ scorrevolezza/ resistenza nel tempo all'usura. purtroppo però, va bene solo per motori che non abbiano in comune la lubrificazione con il cambio come invece è prassi normale per le moto. quet'olio, infatti, include in se degli additivi (modificatori di attrito) che producono lo slittamento dei dischi frizione e quindi non sono adatti a lubrificare il motore delle nostre "belve". sono invece adattissimi ai motori automobilistici i quali hanno la lubrificazione separata dal cambio tranne che per le vecchie mini morris le quali avevano - come le moto - il cambio lubrificato dallo stesso olio motore con il vantaggio, però, di avere la frizione a secco.
Registrato
gv77 mausse
Utente non iscritto
« Risposta #7 inserita:: 29 Luglio 2008, 11:50:45 »

non è il caso della mia Honda che lubrifica l'olio con il carter di sinistra e la frizione con il carter di destra.
Il kappatiemme lubrifica tutto con lo stesso olio quindi necessita di un olio come dici tu!!!
Hai ragione, ragiono da hondista.
Registrato
CoppinsCross
Utente non iscritto
« Risposta #8 inserita:: 29 Luglio 2008, 11:55:05 »

Giusto quello che dici, ma è valido per quella classe di oli per auto API superiore ad SG ed ACEA A1. Tutti gli A3 per auto sono compatibili con le frizioni a bagno d'olio delle motociclette
Registrato
pajo
Utente non iscritto
« Risposta #9 inserita:: 29 Luglio 2008, 13:23:31 »

 

risposte esaustive........ pero' sono ancora indeciso.......... No Non è OK
Registrato
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