[STAGE 6 RESULTS]
Joan Barreda e Khalifa Al-Mutawei/Andreas Schulz, vincitori
Dopo una settimana passata nel deserto, i « sopravvissuti » della quindicesima edizione del Pharaons Rally hanno raggiunto le Piramidi di Giza per la giusta ricompenda dopo sei giorni di fatiche.
Tra le moto lo spagnolo Joan Barreda su Husqvarna e, tra le auto, Khalifa Al-Mutawei/Andreas Schulz (Mini All 4) sono stati ricevuti con tutti gli onori dalle autorità egiziane per festeggiare la loro prima vittoria in questo rally. Il quale ha mantenuto tutte le sue promesse : convivialità, ambiente familiare, percorso da sogno, road-book preciso e una corsa appassionante fino al termine per entrambe le categorie : moto/quad e auto.
Moto: la prima di Joan Barreda
A 29 anni Joan Barreda ottiene la sua prima grande vittoria della sua giovane carriera nei rally (due stagioni) alla guida della sua nuova Husqvarna sviluppata per la Dakar. Si vede in lui, per gli anni a venire, l'erede naturale del suo compatriota Marc Coma, campione del Mondo 2012 e assente quest'anno al Pharaons.
Per Joan Barreda, concentrato, attento e timido questa vittoria casca a fagiolo, a due mesi dalla Dakar rassicurandolo sulle sue possibilità.
Un secondo posto che accoglie invece Jakub Przygonski, regolare (una vittoria di tappa) ma leggermente in ritardo rispetto alle Husqvarna. La posizione finale in Egitto permette al polacco di terminare al terzo posto nel Campionato del Mondo, stessa posizione ottenuta lo scorso anno.
Quanto a Jordi Viladoms, la sua caduta nella terza tappa non gli ha permesso di esprimersi come avrebbe voluto. Un problema al motore e il dolore alle costole, sono stati però ricompensati dal suo secondo posto finale nel Mondiale e l'accoglienza del suo amico Alessandro Botturi, arrivato oggi in Egitto per conto del Team Bordone Ferrari.
Il boliviano carlos Salvatierra ha terminato con un valoroso quinto posto e precede il polacco Jacek Czachor.
Migliore degli italiani è stato Diocleziano Toia (Beta) settimo al traguardo. Seguono Andrea Valsecchi e Fabio Mauri, rispettivamente 14° e 15°.
Hanno detto
MOTO:
Joan Barreda (HVA) vincitore: «Sono felicissimo di questa settimana in Egitto. Tutte le tappe sono state difficili e sono stato molto soddisfatto dal lavoro svolto da tutto il team che tengo a ringraziare. La mia prima vittoria in una gara di Mondiale, che segue quelle di luglio scorso alla Baja in Spagna. »
Jakub Przygonski (KTM), secondo in generale : «Dopo l'errore di Goncalves i posti sul podio erano ormai quasi assegnati. Nell'ultima speciale ho dato tutto, dopo aver viaggiato con Barreda e notato che non era costante sulla pista. Secondo qui, terzo nel Mondiale, la settimana è stata soddisfacente, nonostante qualche errore di navigazione di troppo.»
Jordi Viladoms (KTM-Bordone Ferrari), terzo: «Personalmente non ho avuto vita facile in questo rally, tra i problemi alla moto e quelli fisici. Dopo la caduta mi sono imposto di tenere duro e di arrivare al traguardo, c'era in ballo la mia posizione nel Mondiale... »
Paulo Gonçalves (HVA) quarto: «Sul piano della guida non ho molto da rimproverarmi, ma sulla navigazione ho commesso grossi errori. Ma da questi si impara e sono comunque stato sempre presente ad animare la corsa assieme a Joan. Due doppiette con Barreda e una vittoria di tappa significano molto per la marca. Purtroppo ho perso il il secondo posto nel Mondiale.»
Joan Barreda and Khalifa Al-Mutawei/Andreas Schulz, winners
After spending the last week in the desert, the “survivors” of the fifteenth edition of the Pharaons Rally finally reached the Giza Pyramids to receive their just rewards for six days of hard work.
Among the bike riders, it was Spaniard Joan Barreda taking the top honors on his Husqvarna and, in the cars category, it was Khalifa Al-Mutawei/Andreas Schulz (Mini All 4) being received by the Egyptian dignitaries to celebrate their first win in this rally. And it was a rally that more than lived up to its promises: sportsmanship, a friendly atmosphere, wondrous stages, a precise road-book and an exciting race to the end in both categories; bikes/quads and cars.
Moto: Joan Barreda is first
At 29 years of age, Joan Barreda has achieved the first important victory in his young rally career (two years long), riding the new Husqvarna developed for the Dakar. He now looks like the natural heir to countryman and 2012 World Champion Marc Coma’s (absent from this year’s Pharaons) throne in the coming years.
For Joan Barreda, always focused, careful and reserved, this victory is just what he needed with two months remaining until the Dakar, reassuring his good chances for success.
Instead it was a solid second place finish for Jakub Przygonski, who rode quite consistently (one stage win), but slightly slower than his Husqvarna mounted rivals. The result allows the Polish rider to finish the World Championship in third place, the same result he achieved last year.
With regard to Jordi Viladoms, his third stage crash kept him from achieving the type of result he had hoped for. Engine problems and pain in his ribs were, however, compensated for by a second place finish in the World Championship, and ready to great him at the finish was his friend Alessandro Botturi from Team Bordone Ferrari, who just arrived in Egypt today.
Bolivian rider Carlos Salvatierra took home a valuable fifth place finish, just head of Polish rider Jacek Czachor.
Interviews
Bikes
Joan Barreda (HVA) winner: “I am really happy with this week in Egypt. All of the stages were difficult, and I’m very satisfied with the work done by the team, whom I would like to thank. It is my first win in World Championship race, following on from July’s victory in the Baja of Spain.”
Jakub Przygonski (KTM), second place overall: “After the mistake from Goncalves, the podium places were essentially locked up. I gave my best in the final special, after having ridden with Barreda and seeing that he wasn’t always consistent on the route. Second here and third in the World Championship, it has been a satisfying week, despite a few too many navigation errors.”
Jordi Viladoms (KTM-Bordone Ferrari), third: “It was a difficult rally for me personally, between physical problems and issues with the bike. After the crash I just tried to hold on until the finish, as my World Championship position was in play…”
Paulo Gonçalves (HVA), fouth: “I don’t have any regrets with regard to my riding, but I made some big navigation mistakes. But it’s something I will learn from, and I was always there to liven up the race along with Joan. Two double stage wins with Barreda, and one individual stage win, mean a lot for the factory. Unfortunately I lost second place in the World Championship.”