Secondo posto all'olandese Frans Verhoeven (Sherco) e 3° Paulo Gonçalves (Husqvarna). Marc Coma (KTM) si perde e regala all'avversario "storico" la leadership. 10 minuti da recuperare per lo spagnolo. San Juan, 3 gennaio 2012
Poco meno di 300 chilometri di trasferimento, e 270 di Prova Speciale, con partenza dalla cittadina di Uspallata. La terza tappa della Dakar 2012 scorre l'allineamento della Cordillera verso Nord e collega San Rafael a San Juan con sensibili escursioni altimetriche, tre volte ai tre mila metri s.l.m ed una "picchiata giù fino ai mille metri per il rifornimento di metà Speciale. La prova cronometrata è dura, su terreni pietrosi ed insidiosi, con passaggi molto tecnici e guidati in un contesto paesaggistico a tratti sontuoso, a tratti difficile tale da richiamare il massimo impegno di concentrazione nella guida. Il primo test espressamente "dedicato" alla robustezza della meccanica, della ciclistica e dell'allestimento delle macchine da "guerra" della Dakar. Cyril Despres deve andare all'attacco del "nemico", sin dai primi chilometri della Speciale, se vuole erodere la distanza, quasi 3 minuti nella generale a San Rafael, che lo separa dal leader della provvisoria, Marc Coma. Il francese parte a testa bassa, sfruttando l'ordine di partenza, due minuti di intervallo tra un concorrente e l'altro. Al primo Controllo di Passaggio, attorno al 40° KM, Despres recupera una ventina di secondi. Cyril mette pressione a Coma, la sua strategia è chiara e senza alternative: sfruttare le partenze posticipate rispetto ai battistrada, ed evitare di aprire la pista e di correre "navigando" per gli altri. Niente di "moralmente" scorretto. Una volta che un concorrente passa a comando, gli altri possono "sfruttare" il suo lavoro. Al rifornento, però Marc Coma ha già reagito all'attacco del "collega", e torna in testa con 15 secondi di vantaggio su Despres. L'olandese Frans Verhoeven ed il portoghese Goncalves si lanciano alla conquista di un podio, e si contendono la terza piazza provvisoria, due minuti più in basso degli inarrivabili Coma e Despres. Ancor più indietro, a partire da tre minuti (e stiamo parlando dei primi cento Km della Speciale!) Lopez, che si è perso per alcuni chilometri, Rodrigues, i "portatori d'acqua" di Coma e Despres, Marc Pedrero e Ruben Faria.