Six Days: Gerini regala l’oro al Team Italia. Manzi torna alle gare
Ricco il bottino per la Maglia Azzurra che tornano dalla Grecia con la vittoria del Vaso ed il secondo posto nel Trofeo. Ad incrementare il medagliere anche il pilota del Team Italia Gerini che trionfa nella classe 1 tra i Club. Attenzione rivolta ora alla penultima prova tricolore Under23 con Gerini a caccia del titolo ed il rientro di Manzi.
l’Italia resta una nazione di vertice nell’Enduro”. Un raggiante Pellegrinelli (CT Under23 e Direttore sportivo Team Italia) a fine gara esprimeva con questa breve ma quanto mai veritiera frase, felicità e riconoscenza ai giovani azzurri.
Un periodo d’oro per l’enduro nazionale, un oro che si fonde all’azzurro italiano arricchendolo gli animi di chi ha creduto e lavorato per raggiungere questi preziosi traguardi forgiando nuovi stimoli per prossimi obbiettivi. La Maglia Azzurra Enduro torna abbandona la penisola greca da protagonista, con l’oro nel Vaso (Under23) ed il secondo posto nel Trofeo. Ma a far sventolare il tricolore sul gradino più alto sotto il cocente sole ellenico ci ha pensato anche un pilota firmato Team Italia il ligure Maurizio Gerini che dopo il 4° posto in Cile, torna a casa con l’oro al collo per aver conquistato nella classe 1 del Club Team Award, nonché secondo italiano a firmare l’albo d’oro dopo Alessio Paoli nella classe 3 nel 2007, anno in cui è stato accolto il provvedimento regolamentare di separare le classifiche dei piloti inseriti nei club a quelli concorrenti per i trofei. Gerry chiamato per il secondo anno consecutivo ad indossare l’ambito “casco rosso” unitamente ad Edoardo D’Ambrosio (classe 1) e Michael Pogna (classe 2) hanno difeso l’italico onore piazzando il Motoclub Italia al secondo posto alle spalle di Slovakia Hant Team (Svitko, Kapajcik, Matoska).
“Mi spiace per il club che non siamo riusciti a centrare la vittoria – commenta Gerini altruista al telefono – ma i slovacchi andavano veramente forte. Peccato anche per D’Ambrosio che viaggiava alle mie spalle in graduatoria ma si è fatto scavalcare da un polacco proprio nelle ultime battute di gara. Tralasciando queste stime sono veramente felice e soddisfatto. Tullio Pellegrinelli non ci ha messo pressione ripetendoci chiaramente che eravamo lì soprattutto per fare esperienza per cui quello che è arrivato è tutto guadagnato no? – ride Gerry - l’anno scorso mi è sfuggita la vittoria in seguito ad una caduta dalla quale la moto mi ha dato problemi perdendo oltre 3 minuti ma quest’anno ho pareggiato i conti.
Un periodo d’oro anche per Gerry che domenica 14 settembre a Fabriano (AN), sede della quarta e penultima tappa di campionato italiano Under23, potrebbe coronare un sogno, quello stesso che nel 2003 lo spinse in sella ad una Honda 125 e collezionare una serie di successi in così poco tempo tanto da reputarlo uno dei giovani più promettenti dell’enduro nazionale, il titolo tricolore. Gerini in sella alla sua fedele Husqvarna 250 4T Mucci Racing domina incontrastato la classe Unica 4T avanti di 29 punti. Un tale gap che gli offre la possibilità di aggiudicarsi il primo tricolore addirittura con una prova d’anticipo. Dita incrociate per lui.
Un periodo d’oro per lo stesso Team Italia che domenica tornerà finalmente a ranghi completi. Risale in sella il campione in carica della 125 4T Jonathan Manzi (Husqvarna Mucci). Assente dai campi gara dal mese di aprile per un’operazione chirurgica alla spalla, lussata proprio alla Sei Giorni in Cile lo scorso novembre e che ha continuato a creargli problemi nel corso delle prime battute di stagione tanto da costringerlo a rinunciare al primo posto nella classe125 2T Cadetti del tricolore Under23 per ricorrere alla sala operatoria. Domenica il tenace bergamasco scenderà nuovamente dalla pedana di partenza più agguerrito che mai a riprendersi la testa della classifica ora guidata da D’Ambrosio.
In campo marchigiano naturalmente anche gli altri azzurrini tutti ben piazzati nella parte alta della classifica. A cominciare dalla 125 2T Cadetti che oltre a Manzi in piazza d’onore vede il perugino Nicolò Mori (KTM GP Motorsport) subito dietro a meno un punto ed il toscano Guido Conforti (HUsqvarna Mucci) temporaneamente fuori dal podio per soli 4 punti di svantaggio dal compagno.
Ad inseguire anche Luca Marcotulli nella 125 2T Junior e Mattia Traversi nella 250 2T alfieri di KTM GP Motorsport entrambi a 15 lunghezze dai rispettivi leader Mangini e Pogna.
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