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Autore Discussione: CAMPIONATO DEL MONDO CROSS COUNTRY RALLY IN SARDEGNA 6-11 GIUGNO 2015  (Letto 10339 volte)
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« inserita:: 07 Giugno 2015, 23:25:51 »


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Sardegna Rally Race
Via G. D'Annunzio
08020 - San Teodoro (OT)

MOTOCLUB: BIKE VILLAGE
GIANPAOLO GRANARA
SARDEGNA
OLBIA-TEMPIO
VIA G. D' ANNUNZIO S.N.C.
08020 SAN TEODORO
3392482577
0299480802
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« Risposta #1 inserita:: 07 Giugno 2015, 23:38:06 »

FONTE: BIKEVILLAGE.IT DAY 1
7 GIUGNO 2015


RISULTATI DA SITO FICR

Navigazione difficile, Botturi “apre”, Pedrero “vola”. Entrambi “pagano”, e vince Gonçalves!

Pula, 7 Giugno 2015

La prima tappa “vera” del Sardegna Rally Race 2015 introduce subito i suoi “ospiti”, senza esitazioni, alla caratteristica principale del Rally sardo: la navigazione. Sui 200 chilometri in totale, 160 dei quali di Prova Speciale con un’interruzione di 15 minuti per un’assistenza “volante” alla miniere di Rosas, lo spettacolo del Rally è sontuoso. Lo scenario è ricavato dalla storia mineraria dell’Isola, un dedalo di piste, sentieri e sterrati che attraversano una delle aree economicamente più importanti della Sardegna sino a solo qualche decennio fa. OggiAggiungi un appuntamento per oggi la vegetazione mediterranea ha ripreso il sopravvento sul “controllo” umano, e la natura torna a vincere sull’intervento dell’Uomo. Passare attraverso questi luoghi è un po’ rivivere l’avventura dell’epopea mineraria della Sardegna in una chiave che nel Rally è ora avventura ed esplorazione.

Dal punto di vista sportivo il contesto diventa complicato. Velocità, navigazione, e rendimento complessivo stanno in una condizione di equilibrio estremamente precario, e la Corsa si anima della sua particolarissima caratteristica.

Alessandro Botturi, partito immediatamente alle spalle di Gerini, è ben presto obbligato a “aprire” la pista e ad incaricarsi di far gravare interamente sulle sue pur possenti spalle il compito di “navigare” la tappa. Ma il Gigante di Lumezzane “paga” il difficile onere perdendo terreno ogni chilometro che passa. Pur non commettendo alcun errore, Botturi è in ritardo di tre minuti già all’intervallo del punto di Assistenza, e alla fine della Speciale il suo ritardo sale a quasi cinque minuti.

Ne approfitta Joan Pedrero che, trovando la pista “battuta”, può tenere un ritmo più alto. All’arrivo della Prova Speciale “Delle Miniere” il miglior tempo è il suo, di pochi secondi appena inferiore al “crono” di Paulo Gonçalves, apparso da subito molto determinato a riscattare le non troppo fortunate prove di apertura del Mondiale.

Alla conclusione della difficile Prova Speciale, Pedrero e Gonçalves sono seguiti da vicino da altri due “iberici”, il giovane spagnolo Monleon e il catalano Marc Coma, il Re della disciplina. Ma il colpo di scena è dietro l’angolo. In effetti i concorrenti hanno dovuto attraversare alcune zone a velocità controllata, ovvero normali strade sulle quali è imposto il limite di velocità “codice”. Per tenere sotto controllo l’andatura i Piloti utilizzano un contachilometri computerizzato, il Tripmaster. Purtroppo lo strumento di Pedrero è in avaria, e la sua Sherco transita su uno di questi tratti oltre la velocità limite. Nella revisione dei tracciati GPS la “trasgressione” è immediatamente rilevata, e Pedrero viene “multato” con 15 minuti di penalità. Quando basta per rinunciare alla vittoria di tappa, che passa nelle mani di Gonçalves, e scivolare indietro sino alla ventesima posizione, rovinando irrimediabilmetne la prospettiva di una Gara splendida.

Il risultato alla fine della prima Tappa del Sardegna Rally Race, dunque, sottolinea la corsa regolare di tre Piloti. Gonçalves, che nonostante un certo nervosismo è riuscito a venire a capo del rebus, il giovane Monleon, che si rivela Pilota tecnicamente molto dotato, anche della necessaria freddezza per affrontare la più difficile delle Prove del Mondiale, e Marc Coma, il “vecchio”, esperto Leone che, a dispetto della difficoltà della Prova Speciale, ha ottenuto un risultato perfetto per affrontare la successiva, seconda Tappa del Rally. Mantenendo un livello altissimo di concentrazione l’Asso spagnolo è riuscito a fermare il cronometro sul terzo tempo, a trenta secondi dal vincitore, e a gestire perfettamente la gara.

Lunedì 8 giugno, terza tappa, tra Pula e Fordongianus. È la volta della più lunga frazione del Rally. Oltre 400 chilometri complessivi, con due Prove Speciali di 100 chilometri ciascuna. E gli Organizzatori garantiscono che quella successiva, la terza, sarà invece la più… difficile. Rally agonisticamente molto interessante, non capita sovente!

Overall After Stage 1: 1. GONCALVES (Honda) in 3:37'56; 2. MONLEON (Ktm) a 4; 3. COMA CAMPS (Ktm) a 33; 4. WALKNER (Ktm) a 1'51; 5. CERUTTI (Honda) a 4'03; 6. FARIA (Ktm) a 4'32; 7. BOTTURI (Yamaha) a 4'55; 8. RODRIGUEZ (Yamaha) a 5'11; 9. COMINOTTO (Husqvarna) a 5'29; 10. VECCHI (Ktm) a 5'38; 11. PAVAN (Beta) a 6'04; 12. CASTEU (Ktm) a 7'12; 13. VILADOMS (Ktm) a 8'25; 14. LUCCHESE (Yamaha) a 9'56; 15. USLENGHI (Husqvarna) a 11'35; 16. VAN BEVEREN (Yamaha) a 13'51; 17. GRAZIANI (Beta) a 13'53; 18. QUINTANILLA (Ktm) a 14'15; 19. DAVID (Honda) a 14'53; 20. PEDRERO (Sherco) a 15'53

Grazie Mille

Piero Batini
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« Risposta #2 inserita:: 09 Giugno 2015, 18:50:48 »

FONTE: BIKEVILLAGE.IT DAY 2
8 GIUGNO 2015


RISULTATI DA SITO FICR

Tappa 2. Il Giorno dei Giganti! Pedrero vince entrambi le PS, Coma e poi Botturi in Testa al Rally

Pula, 8 Giugno 2015

Sembra già una vita, ma è soltanto la seconda tappa del Sardegna Rally Race. Forse perché, già al secondo giorno, e tutto in un lungo giorno, i piloti hanno affrontato la frazione più lunga del Rally, disputato due prove speciali, e attraversato scenari geografici e… meteo completamente diversi.

Due le prove speciali, sì. Entrambe di circa cento chilometri, la prima affrontata nelle prime ore del mattino, e la seconda a seguire dopo un particolarissimo servizio di assistenza di metà tappa. La carovana del Sardegna Rally Race ha, infatti, avuto il privilegio di essere “ospite” del moto club Gonnesa, che sulla affascinante “terrazza” di Porto Paglia, affacciata sul mare dell’Ovest, ha allestito un vero e proprio happening, completo del tradizionale e irrinunciabile barbecue sul quale sono andati arrosto orate e tonni appena pescati.

Il tema del giorno era “capire” come si evolve la corsa che incoronerà a San Teodoro il vincitore della ottava edizione del Rally Mondiale inventato e organizzato da Bike Village. Proviamo a pensare ad una prima “scrematura” delle forze in campo.

Il più “attivo” nelle prime fasi del Rally era stato il portoghese Paulo Gonçalves. Oggi, tuttavia, il fortissimo Campione Portoghese non ha “digerito” il menù del giorno del “SRR15”. L’errore è dietro l’angolo, e in Sardegna, come sappiamo, un errore si paga sempre caro, per esempio passando dall’altare alla polvere e scendendo dal tetto alla cantina del Rally.

Dunque, innanzitutto la seconda tappa è l’occasione del riscatto per Joan Pedrero. Il “marcantonio” catalano aveva pagato caro un “eccesso di velocità”, e di conseguenza la sua classifica è condannata. Ma Pedrero si è tolto almeno la non secondaria soddisfazione di portare la sua Sherco al successo in entrambe le speciali del giorno, imponendo in entrambe un ritmo insostenibile per gli avversari. Non ci piace parlare di vincitori morali, ma sicuramente Joan è uno dei protagonisti assoluti della seconda giornata del Rally.

Un altro motivo essenziale dello sviluppo del Rally era capire fino a che punto il più forte dei Piloti italiani, Alessandro Botturi, aveva risentito della non brillantissima performance della prima tappa. Poco, è la risposta. Anzi si direbbe che in questo caso il bresciano ha mandato a segno una vera e propria operazione-vendetta. Botturi è stato il Pilota più redditizio in entrambe le prove speciali, al punto da riuscire, al termine della tappa, a ribaltare completamente la situazione e a salire in cattedra e conquistare la testa della Corsa. “Operazione” stupenda, e ancor più riuscita se si pensa che Botturi si era proposto di uscire allo scoperto solo a partire dalla terza tappa. La velocità di Botturi è evidente soprattutto nella sicurezza con la quale il Pilota affronta la lettura del road book, una forma di talento che gli concede il vantaggio di poter tenere un ritmo altissimo.

Ma l’impresa di Botturi non è il solo “titolo” della seconda tappa. Certamente un altro Pilota si è catapultato al centro del palcoscenico del Sardegna Rally Race. Si tratta si Jacopo Cerutti, il giovanissimo Pilota che ha scoperto quest’anno di avere uno straordinario talento per una delle discipline più difficili del fuoristrada. In Sardegna è un talento che non si può solo ipotizzare, deve essere “provato”, e a Cerutti va un doppio merito. Il primo è quello di essere riuscito, in una situazione del tutto nuova per lui, a non commettere alcun peccato “mortale”, leggi un errore di navigazione. Il secondo quello di essersi proiettato senza timori reverenziali al centro dell’arena “infestata” dai leoni. Morale: Jacopo Cerutti esce dalla difficilissima seconda tappa con un risultato straordinario, il podio provvisorio.

Il “sottotitolo” finale, non meno importante, è dedicato a Marc Coma. L’Asso catalano, il Pilota che ha vinto tutto e che nessuno riesce a battere, sta disputando una delle sue stagioni chiave. È all’assalto di una serie di record che lo manderanno in prima pagina sul libro di storia del Rally-Raid. Vincere il Sardegna Rally Race, per la quarta volta, sarebbe una parte del suo record. Ma ancor più importate, per lo spagnolo, è mantenere la guida del Mondiale che lo vede in testa. Insomma, con due “piazzamenti”, Marc Coma occupa la seconda posizione della classifica provvisoria del Rally di Bike Village, e francamente, conoscendo un poco l’impostazione tattica del Pilota, il risultato parla da solo.

Overall After Stage 1: 1. BOTTURI (Yamaha) in 7:35'43; 2. COMA CAMPS (Ktm) a 1'29; 3. CERUTTI (Honda) a 3'36; 4. WALKNER (Ktm) a 3'38; 5. MONLEON (Ktm) a 6'29; 6. RODRIGUEZ (Yamaha) a 7'48; 7. VILADOMS (Ktm) a 10'13; 8. PEDRERO (Sherco) a 10'14; 9. COMINOTTO (Husqvarna) a 10'18; 10. CASTEU (Ktm) a 11'54; 11. FARIA (Ktm) a 14'41; 12. VECCHI (Ktm) a 16'25; 13. VAN BEVEREN (Yamaha) a 16'33; 14. LUCCHESE (Yamaha) a 17'52; 15. PAVAN (Beta) a 17'59; 16. GONCALVES (Honda) a 19'13; 17. GRAZIANI (Beta) a 21'00; 18. QUINTANILLA (Ktm) a 23'14; 19. GERINI (Honda) a 28'51; 20. THAIN (Husqvarna) a 30'18
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« Risposta #3 inserita:: 10 Giugno 2015, 08:03:05 »

FONTE: BIKEVILLAGE.IT DAY 3
9 GIUGNO 2015


RISULTATI DA SITO FICR

Tappa 3. Gonçalves e Monleon idoli a Sa Itria, Botturi leader minacciato.
 
Pula, 9 Giugno 2015
 
Due le prove speciali della terza tappa, entrambe di circa cento chilometri. La prima PS è la storica Speciale del Grighine, tracciata per la prima volta da Bike Village e, quest’anno, utilizzata anche dal Mondiale WRC che si sovrappone al Sardegna Rally Race. Potremmo dire che la “Grighine” è la Speciale che fa della Sardegna, in questo frangente fortemente caratterizzato dagli Eventi motoristici, l’”Isola più Veloce del Pianeta”! La “Grighine” è un inferno della navigazione, un autentico dedalo di piste tracciate per diventare l’”esame di maturità” all’istituto nautico dei Grandi Rally. La seconda prova, denominata “Tonara” e più panoramica attraverso tre vallate, prende il nome dalla cittadina famosa, fino all’avvento del Sardegna Rally Race, per quella formula magica che, equilibrando sapientemente mandorle e miele, produce il… torrone.
Dolciumi della Sardegna a parte, la terza tappa del Sardegna Rally Race è invece piuttosto… aspra. Meno lunga e faticosa della precedente, è comunque molto impegnativa, diremmo cruciale, per la navigazione.
 
E non a caso è ancora una volta la difficolta di interpretare correttamente il road book, pur mantenendo un ritmo elevato, l’elemento discriminante che promuove, boccia o… rimanda le ambizioni dei concorrenti, lasciando il Rally alla sua famosa, e agonisticamente intensa, atmosfera di incertezza.
Diciamo che, in generale, tutti i partecipanti al Sardegna Rally Race hanno superato l’esame, ma ammettiamo che non tutti lo hanno fatto a pieni voti. Due episodi, infatti, hanno fermato per un lungo attimo il respiro dei protagonisti del Rally, e per fortuna la bravura di entrambi ha fatto sì che i danni fossero limitati.
 
Nella prima Speciale, vinta caparbiamente dal giovane spagnolo Monleon, ha rischiato molto proprio il Re del Cross-Country, Marc Coma. Monleon, il Pilota dichiarato vincitore della prima tappa dopo che la revisione delle tracce aveva tolto il primato a Gonçalves, si è imposto davanti a qurst’ultimo e Faria, dimostrando di essere ormai maturo per gestire una corsa difficile e delicata come il Sardegna Rally Race. “King” Coma, invece, ha commesso un piccolo passo falso nella prima parte della PS, interpretando male una nota del road book e lasciando sulla pista oltre otto minuti. Non è poco, e non è molto, ma non è certo la situazione ideale. D’altra parte, Coma non è il fuoriclasse più forte del Mondo per caso…
Sulla seconda Prova Speciale, la Tonara, il migliore è stato Gonçalves. Il Pilota portoghese, forte e in parte sfortunato in questa edizione del Sardegna Rally Race, dimostra di avere una grinta sensazionale, e non si tira indietro nel tentativo ogni giorno di ottenere il massimo dalla sua superlativa partecipazione al Rally che esalta le sue caratteristiche Gonçalves ha battuto l’austriaco Walkner e il connazionale Rodrigues, rimessosi da una fastidiosa forma influenzale che lo ha rallentato nei primi giorni di gara.
 
Ma il brivido cruciale della seconda Speciale è corso lungo la schiena di Alessandro Botturi. Il Campione italiano ha commesso un errore “veniale”, superato solo grazie a un po’ di fortuna e ad una grande freddezza. Deviato leggermente dalla pista indicata dal road book, Botturi ha trovato sulla sua strada un cancello sbarrato. Dietro-front e via di nuovo sulla pista giusta, qualche minuto perso, ma non troppi, e grazie al complessivo dei tempi della sua terza tappa, il Gigante di Lumezzane conserva la leadership dell’ottavo Sardegna Rally Race, 17 secondi davanti alla rivelazione del Rally, Mathias Walkner, e quasi tre minuti davanti a Monleon.
 
Fine della tappa, ma l’impegno non è terminato. I Piloti sono solo a metà della tappa marathon. Vivranno l’incanto del bivacco al Santuario di Sa Itria, attorno al fuoco e dormendo in tenda, ma senza assistenza, e riprenderanno domani sulla strada che, al termine della quarta tappa, porterà i concorrenti del Sardegna Rally Race a San Teodoro.
 
Overall After Stage 1:  1. BOTTURI (Yamaha) in 11:34'36; 2. WALKNER (Ktm) a 17; 3. MONLEON (Ktm) a 2'59; 4. COMA CAMPS (Ktm) a 4'07; 5. RODRIGUEZ (Yamaha) a 4'29; 6. GONCALVES (Honda) a 9'07; 7. CERUTTI (Honda) a 9'36; 8. VILADOMS (Ktm) a 9'56; 9. COMINOTTO (Husqvarna) a 11'15; 10. FARIA (Ktm) a 13'30; 11. PEDRERO (Sherco) a 13'57; 12. CASTEU (Ktm) a 15'22; 13. PAVAN (Beta) a 17'51; 14. VECCHI (Ktm) a 18'05; 15. VAN BEVEREN (Yamaha) a 24'41; 16. QUINTANILLA (Ktm) a 25'33; 17. GRAZIANI (Beta) a 27'17; 18. LUCCHESE (Yamaha) a 27'55; 19. THAIN (Husqvarna) a 30'04; 20. GERINI (Honda) a 30'11
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« Risposta #4 inserita:: 11 Giugno 2015, 16:23:32 »

FONTE: BIKEVILLAGE.IT DAY 4
10 GIUGNO 2015


RISULTATI DA SITO FICR


Tappa 4. Colpo di scena, Botturi è fuori. Walkner al comando.
 
Pula, 10 Giugno 2015
 
Sarà la fatica, sarà la durezza del Rally, sarà anche solo il caso. Sta di fatto che ogni tappa del Sardegna Rally Race si tinge dei colori forti della competizione D.O.C. Il Rally è durissimo per i Piloti e per le meccaniche, e agonisticamente delicatissimo per quel senso di logorante incertezza che permea ogni chilometro. È una gara costruita per essere all’altezza del Campionato del Mondo di cui è referenza e l’unico testimone europeo.
 
Ricapitoliamo. Il primo giorno il più veloce è stato Paulo Gonçalves, ma la notte successiva, rileggendo le tracce GPS dei concorrenti si è scoperto che il portoghese aveva “tagliato” il percorso, una piccola disattenzione. Niente di premeditato, naturalmente, ma in testa passava, quasi ignorato, il giovane spagnolo Monleon, sempre tra i più attivi e veloci.

Il secondo giorno Alessandro Botturi aggrediva il Rally e ribaltava clamorosamente la situazione sfavorevole nella quale era venuto a trovarsi alla vigilia. Il bresciano recuperava cinque minuti e conquistava la testa della Corsa. Armand Monleon “teneva”, e Marc Coma, l’Asso degli Assi della specialità, “controllava”.

L’operazione più importante, tuttavia, Botturi la compieva il terzo giorno, riuscendo a contenere lo svantaggio derivatogli dal fatto di partire tra i primi, “sacrificio” inevitabile per i vincitori di tappa.

Il “Bottu” era ancora in testa al Sardegna Rally Race, Coma commetteva un errore che lo allontanava momentaneamente dal podio, e il solo a resistere al Campione italiano era l’austriaco Matthias Walkner. Insomma, Botturi era in una situazione da non sottovalutare, ma molto vantaggiosa in vista delle ultime due tappe della maratona mondiale di Bike Village.
 
Riassunto il passato, eccoci al presente. Quarta tappa. Il colpo di scena. 25 chilometri circa alla fine della prima speciale del giorno, la Talaché, meno di centro chilometri.

Botturi è virtualmente in testa, ma la sua moto “scarta” improvvisamente, la gomma posteriore non tiene più. È un tipo di difetto delle mousse, quei “salsicciotti” che sostituiscono la camera d’aria per evitare le forature, che ogni tanto spunta fuori, senza una logica, senza un vero perché.

Ma il danno è disastroso. La mousse posteriore della moto di Botturi va in polvere, la gomma esce dal cerchione e, fatalmente, non c’è altra opzione al di fuori del ritiro. L’epilogo è come una sorta di destino crudele, Botturi è “out”. Bella gara, sin qui, magnifica, ma finisce qui l’avventura del “detentore” del Sardegna Rally Race.
 
Cambia tutto. Walkner vince la prima Speciale, e poi vincerà anche la tappa, Monleon la seconda, la Sos Littos di una cinquantina di chilometri tra l’Assistenza della Caletta e San Teodoro, e i due giovani Piloti, entrambi rivelazioni dell’ottava edizione, comandano il Sardegna Rally Race.

Lo spagnolo è a cinque minuti dall’austriaco, e subito dietro, a poco più di un minuto di distanza, ecco riapparire la terza KTM del podio provvisorio, quella di “sua maestà” Marc Coma. Intanto, serenamente attorno alla 30ma posizione, si diverte Calos Checa, il debuttante fuoriclasse di un altro Mondo, la Supebike.
 
Resta ora da disputare l’ultima tappa, l’”anello” con partenza e arrivo a San Teodoro, e due prove speciali, “Altipiani” e “Sant’Anna”, per un totale di 140 chilometri. Che la notte porti consiglio, e che a nessuno venga in mente di dire che “i giochi sono fatti!”
 
Overall After Stage 1:  1. WALKNER (Ktm) in 14:25'54; 2. MONLEON (Ktm) a 5'10; 3. COMA CAMPS (Ktm) a 6'34; 4. RODRIGUEZ (Yamaha) a 7'22; 5. GONCALVES (Honda) a 11'52; 6. CERUTTI (Honda) a 12'57; 7. VILADOMS (Ktm) a 20'14; 8. FARIA (Ktm) a 20'37; 9. CASTEU (Ktm) a 21'29; 10. VECCHI (Ktm) a 22'47; 11. PAVAN (Beta) a 24'53; 12. VAN BEVEREN (Yamaha) a 31'06; 13. THAIN (Husqvarna) a 32'31; 14. GERINI (Honda) a 35'52; 15. PEDRERO (Sherco) a 37'04; 16. LUCCHESE (Yamaha) a 39'00; 17. GRAZIANI (Beta) a 39'37; 18. QUINTANILLA (Ktm) a 52'38; 19. USLENGHI (Husqvarna) a 1:01'33; 20. KLYMCIW (Husqvarna) a 1:14'25


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« Risposta #5 inserita:: 11 Giugno 2015, 19:49:08 »

FONTE: BIKEVILLAGE.IT DAY 5
11 GIUGNO 2015


RISULTATI DA SITO FICR

Matthias Walkner (KTM) vince il Sardegna Rally Race 2015.
 
Il podio dell’ottava edizione completato da Armand Leon e Helder Rodrigues. Sfortunato Botturi, costretto al ritiro nel corso della terza tappa, e rallentato da una caduta Marc Coma. Grande l’impressione destata dai giovani. Oltre a Walkner e Monleon, Jacopo Cerutti è 6°, e stacca il “biglietto” per la Dakar 2016.
 
San Teodoro, 11 Giugno 2015
 
La San Teodoro-San Teodoro viene accorciata di una manciata di chilometri. Un camion si è rovesciato lungo il percorso dell’ultima tappa. Solo una delle due prove speciali ne risente, ma i concorrenti no, anzi, non vedono l’ora, ormai, di salire sul podio.

Ad Armand Monleon piacerebbe modificare “leggermente” la classifica della vigilia, magari in suo favore, ma Matthias Walkner non è ovviamente in giornata di regali, e tantomeno abbassa la guardia. Monleon vince la penultima Speciale, recupera due minuti, e conclude al secondo posto l’ultima, alle spalle di Gonçalves.

Walkner, ormai con il solo scopo di proteggere il primato da eventuali rischi, tira i remi in barca e si preoccupa soltanto di passare indenne attraverso le ultime trappole del Rally. I primi due posti sono congelati dalla quarta tappa, quando Botturi si è ritirato, e l’epilogo del Sardegna Rally Race porta per la prima volta sul podio finale di San Teodoro un austriaco.

Matthias Walkner, 29 anni, ex Campione del Mondo della MX3, è il pupillo di Heinz Kinigadner, il leggendario Pilota austriaco Campione del Mondo di Motocross nel 1984 e 1985, che l’ha portato alla Squadra ufficiale KTM facendolo debuttare in Grecia e Marocco. Il 7 gennaio Walkner ha vinto la sua prima tappa della Dakar, e l’11 Giugno la sua prima prova di Campionato del Mondo Cross-Country Rally, il Sardegna Rally Race. Provate a pensare se il giovane Matthias è contento!
 
In mezzo a tanti giovani in bella evidenza, la “sorpresa” dell’ultimo giorno di gara del Sardegna è il podio conquistato da Helder Rodrigues. Il portoghese, un “senatore” già Campione del Mondo 2011, partecipava per la prima volta ad una prova di Mondiale dal “ritorno” nella Squadra ufficiale Yamaha, ed aveva sofferto i primi giorni di gara a causa di un attacco influenzale.

Ripresosi in fretta, Rodrigues ha dapprima mantenuto un profilo “discreto”, ma poi, vistane la possibilità, è partito all’attacco dell’ultima tappa ed è riuscito a salire sul podio. Meno fortunati i suoi colleghi “anziani” o comunque esperti. Paulo Gonçalves si è dato un gran da fare, ha vinto due Speciali e due tappe, e ha “sfilato” tutte le posizioni della classifica fino scivolare al quarto posto a causa di un paio di situazioni “critiche”.

Marc Coma, che invece aveva deciso di controllare la gara e caccia di punti per il Mondiale che lo vede in testa, ha commesso un piccolo errore durante la terza tappa, ed è caduto il penultimo giorno. Il quinto posto del “Re” arriva al termine di una gara non pienamente soddisfacente e conclusa con un polso dolorante, ma vederlo correre in Sardegna, come ovunque, è uno spettacolo ineguagliabile.

Il più contento dei “miti” del Motorsport è certamente Carlos Checa, il Campione del Mondo della Superbike che debuttava nei Rally-Raid. L’ospite d’onore del Rally ha suscitato l’ammirazione dei “colleghi” per la caparbietà con la quale ha superato ogni difficoltà, compreso un piccolo infortunio della vigilia, e garantisce di aver vissuto un’avventura davvero speciale.
 
Di nuovo giovani. Jacopo Cerutti, 26 anni di Como, anch’egli al debutto, è l’ultimo arrivato ma non… un ultimo arrivato. È dotato di una grande tecnica e possiede già quella “intelligenza di gara” necessaria per primeggiare in una disciplina difficile come questa.

Terzo al termine della seconda tappa, Cerutti è stato ritardato da un problema alla “scatola” del road book in quella successiva, è scivolato in nona posizione ed è risalito fino alla sesta all’arrivo di San Teodoro. Colpo grosso, Cerutti vince l’ambito premio del Dakar Challenge, l’iscrizione gratuita alla Dakar Perù-Bolivia-Argentina 2016.
 
Il Sardegna Rally Race è stato un Rally all’altezza della sua fama. Partito ancora una volta con il record stagionale di partecipanti, l’ottava edizione è approdata a San Teodoro con un sensazionale carico di emozioni.

È stata una gara avvincente e combattuta, molto equilibrata e soprattutto, bellissima. Il Rally organizzato da Antonello Chiara e Gian Renzo Bazzu è stato anche, immancabilmente, bersagliato da piccoli problemi, che tuttavia non hanno potuto impedire a Bike Village di far vivere ai Partecipanti un’avventura indimenticabile alla scoperta delle bellezze incomparabili del Paradiso che li ha ospitati.
 
Sardegna Rally Race 2015 “recap”. Partenza lampo di Joan Pedrero e Paulo Gonçalves. Ma lo spagnolo, che ha vinto la 1° prova speciale, viene penalizzato per un “eccesso di velocità” e scende al 15° posto, e durante la notte la rilettura della traccia del GPS rivela che il portoghese è uscito dal percorso.

Nessuna premeditazione, naturalmente, ma scatta la penalità e in testa alla corsa passa Armand  Monleon. Il secondo giorno Pedrero, ormai fuori dai giochi, vince tutto, prove speciali e tappa, ma è Alessandro Botturi, in ritardo nella prima tappa, che aggredisce il Rally e ribalta clamorosamente la situazione critica. Il bresciano recupera cinque minuti e conquista la testa della Corsa, davanti a Marc Coma e al sorprendente, giovane Jacopo Cerutti, al debutto.

Monleon e Gonçalves vincono le prove speciali della terza giornata, e quest’ultimo vince la tappa, ma ancora una volta l’operazione più importante è compiuta da Botturi che, volando da apripista riesce a contenere lo svantaggio di partire tra i primi e conserva la leadership del Sardegna Rally Race. Coma commette un piccolo errore di navigazione e scende momentaneamente dal podio, sale Matthias Walkner, che si porta a una manciata di secondi da Botturi, e resta in contatto anche Monleon.

La quarta tappa, conclusione della Marathon di due giorni senza Assistenze al Bivacco di Sa Itria, è quella del grande colpo di scena. A causa di una mousse danneggiata, Botturi resta senza gomma posteriore ed è “out”. Walkner e Monleon si spartiscono le vittorie delle prove speciali del giorno, l’austriaco vince la tappa e balza al comando del Rally. Monleon è secondo e Coma torna sul podio. E poi arriva l’epilogo di San Teodoro. Gonçalves vince l’ultima tappa, ma sul podio di San Teodoro salgono Walkner, Monleon, Rodrigues.
 
ASSOLUTA:  1. WALKNER (Ktm) in 16:30'26; 2. MONLEON (Ktm) a 2'33; 3. RODRIGUEZ (Yamaha) a 5'05; 4. GONCALVES (Honda) a 9'10; 5. COMA CAMPS (Ktm) a 10'25; 6. CERUTTI (Honda) a 14'18; 7. VILADOMS (Ktm) a 21'29; 8. FARIA (Ktm) a 23'24; 9. CASTEU (Ktm) a 23'57; 10. VECCHI (Ktm) a 25'55; 11. PAVAN (Beta) a 30'44; 12. VAN BEVEREN (Yamaha) a 31'44; 13. PEDRERO (Sherco) a 36'10; 14. THAIN (Husqvarna) a 38'05; 15. GERINI (Honda) a 38'06; 16. LUCCHESE (Yamaha) a 43'46; 17. GRAZIANI (Beta) a 45'42; 18. QUINTANILLA (Ktm) a 55'37; 19. USLENGHI (Husqvarna) a 1:09'27; 20. KLYMCIW (Husqvarna) a 1:23'22; 21. CUCCHI (Ktm) a 1:33'58; 22. BRIGHT (Ktm) a 1:38'11; 23. METELLI (Husqvarna) a 1:43'41; 24. MANDRELLI (Ktm) a 1:47'20; 25. ROSSINI (Ktm) a 1:50'07; 26. AGAZZI (Honda) a 1:52'51; 27. VERKADE (Husaberg) a 2:08'07; 28. CHECA (Beta) a 2:12'44; 29. SUESSE (Ktm) a 2:13'24; 30. COLOMBO (Sherco) a 2:14'52
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