Tadeus Blazusiak si conferma l’uomo da battere nel duro mondo dell’
Enduro Estremo. Quando c’è da sudare, da arrampicarsi in cima a montagne impossibili, il pilota Polacco tira fuori le sue incredibili qualità trialistiche e mostra un passo che in pochissimi sono in grado di tenere.
Non è un caso, infatti, che il secondo pilota classificato in cima alla
Red Bull Hare Scramble sia stato il trialista
Dougie Lampkin.
La tradizionale gara contro l’impossibile salita all’Erzberg, giunta alla sua diciassettesima edizione, ha visto come ogni anno partire frotte di piloti di ogni caratura, che pian piano hanno abbandonato la gara ai vari, tremendi, checkpoint della gara Austriaca.
Sono partiti, infatti, in 1.500 per il prologo, ci cui 500 hanno avuto accesso alla
Red Bull Hare Scramble, ma al ventesimo checkpoint della
Ziel Erzberg-Arena sono arrivati solo in nove.
Successo pieno per il ventottenne polacco che scrive per la
quinta volta il suo nome nell’albo d’oro dell’Erzberg, facendo segnare un tempo complessivo di
2 ore, 12 minuti e 3 secondi .
Oltre alla fantastica vittoria di Blazusiak, c’è da riscontrare il bottino pieno per KTM che ha piazzato sette moto su nove in cima all’Erzberg, senza contare che una di queste nove era una Husaberg.
Sfortunatissimo, invece,
Graham Jarvis, che è arrivato in cima alla montagna per primo, ma non ha vinto perchè ha saltato il sedicesimo checkpoint (subito dopo aver preso la testa della gara) per pochi metri.
Il prologo, ha invece visto 1500 piloti partire per la gara, vinta da
Ossi Reisinger su Suzuki, seguito da
Seppi Fally su Kawasaki i il favorito
Stefan Everts su KTM. Il commento del campione KTM è stato:
”Sono davvero felicissimo di aver vinto oggi. Innanzittutto perché questa gara sembra che diventi più difficile anno dopo anno, e poi perché abbiamo dovuto combattere contro il meteo. Ho fatto alcuni errori a Carl’s Diner, perdendo moltissimo tempo e lasciando la prima posizione a Jarvis. Quando finalmente ho superato quel checkpoint ho pensato solamente a spingere al massimo, e al checkpoint seguente mi sono ritrovato in testa. Da lì in avanti ho soltatopensato ad arrivare in cima senza fare errori. Voglio ringraziare tutto il Team per il gran lavoro fatto. Io, ovviamente sono qui tutti gli anni, ma senza il mio fantastico Team KTM, questa serie di vittorie non sarebbe mai stata possibile! Grazie ancora!” Come già detto,
Dougie Lampkin ha conquistato il secondo posto, ma stupisce la terza piazza del ventenne inglese
Jonny Walker (sì, si chiama come un famoso Scotch…), che era al suo debutto all’Erxberg.
Tra i top rider, inoltre, citiamo il quindicesimo posto finale di
Cyril Despres che non ha raggiunto la vetta nel tempo limite di quattro ore ed è in classifica fino al sedicesimo checkpoint.