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Autore Discussione: DAY 3 DA SAN JUAN A CHILECITO [MOTO 657 KM] 6 GENNAIO 2015  (Letto 3437 volte)
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« inserita:: 07 Gennaio 2015, 11:06:24 »

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« Risposta #1 inserita:: 07 Gennaio 2015, 12:23:49 »

FONTE: MOTO.IT

Dakar 2015, III Tappa. A sorpresa Terranova (Mini) e Walkner (KTM)
La terza tappa della Dakar vede salire sul podio un pilota quasi inaspettato. E' il debuttante Walkner, campione del mondo MX3, a cogliere la sua prima vittoria.

Per molti piloti il bivacco di San Juan si è rivelato quasi un miraggio. Un’oasi di pace dove ritrovare le forze dopo una tappa massacrante. Ben 518 km di prova speciale, la più lunga dell’intera Dakar, mentre i termometri facevano segnare temperature vicine ai 40° C. Gli equipaggi però, dopo il meritato riposo, questa mattina sono già pronti a ripartire, per la terza tappa che porta i concorrenti da San Juan a Chilechito. Si tratta di un percorso di 657 km per le moto (542 per le auto), di cui 220 di prova speciale (284 per le auto), sicuramente quindi meno impegnativo rispetto a ieri, ma da non prendere assolutamente sottogamba.

Oggi sono le auto ad aprire le danze, con Al-Attiyah che dopo la vittoria di ieri si ritrova a partire per primo, alle 7:30 della mattina. Seguono le moto, circa un’ora un po’ più tardi, poi quad e infine, come sempre, i mastodontici camion. Abbandonato il bivacco di San Juan le moto devono affrontare un lungo trasferimento di 282 km verso nord, immersi ancora una volta nello scenario unico della Pampa argentina. Mezzi e piloti sfilano alle pendici della Cordillera della Ande, inconfondibile grazie alla sua terra rossa e, con paesaggi maestosi sullo sfondo, si ritrovano ai piedi della Sierra de la Punilla, nel cuore dell’Argentina. Qui iniziano le montagne e, guarda caso, ha origine la prova speciale.

Auto e moto non seguiranno lo stesso identico percorso e questo è già indicativo delle difficoltà intrinseche al terreno di gara. La prima parte del tratto cronometrato infatti sarà da affrontare su terreni molto accidentati, ricchi di pietre e sassi smossi. Andrà percorsa quindi in parte a bassa velocità, con passaggi molto tecnici, quasi trialistici per moto e quad. Le auto e i camion invece prima di arrivare alla prova cronometrata devono percorrere solo 26 km di trasferimento, poi incontreranno la speciale di 284 km per finire la giornata con un altro trasferimento di 232 km fino al bivacco, per un totale di 542 km.

Inoltre per la prima volta in questa Dakar spunta la grande incognita dell’altitudine che porta per la prima volta i concorrenti a 3.500 metri di quota, sottoponendo uomini e mezzi a ulteriori fatiche. Una prova speciale breve quindi, ma molto tecnica e tutto sommato completa, che sembra studiata apposta per mischiare le carte ancora una volta.

Moto: vince il debuttante Walkner

I motociclisti sono stati segnati maggiormente dalla prova di ieri. Alla partenza mancano all’appello una dozzina di moto, ma anche sei quad per cui l’avventura per quest’anno può definirsi conclusa. Joan Barrenda è il primo a partire ma nonostante abbia ancora in bocca il sapore della vittoria di ieri non si siede sugli allori e inizia a viaggiare ad un ritmo martellante, guadagnando rapidamente il miglior tempo. Dopo 135 km il pilota Honda HRC è ancora il dominatore della corsa.

Alle sue spalle però vediamo affacciarsi personaggi “nuovi”, almeno per la Dakar. Dopo aver già impressionato durante le prime due giornate di gara i debuttanti Toby Price e Matthias Walkner dimostrano di essersi adattati perfettamente allo spirito della gara, piazzandosi alle spalle di Barreda, tallonandolo da vicino, tanto che entrambi possono iniziare a sognare la loro prima vittoria di tappa in assoluto.

Coma e Barreda grandi strateghi

Nel frattempo sopraggiungono Goncalves (Honda) e il super campione Marc Coma che cominciano a guadagnare rapidamente terreno, tanto che dopo 135 km si sono portati ad un minuto da Barreda. Walkner non si fa intimidire solo perché è alla sua prima Dakar, non chiude il gas e coglie l’attimo. Barreda ha attimi di esitazione nella parte finale della prova, quella più navigata. Il campione del mondo di MX3 ne approfitta e si porta al comando portando a casa la sua prima vittoria alla Dakar, confermandosi come una delle migliori promesse per il futuro di questa disciplina.

Il super campione Coma invece, dopo aver perso minuti preziosi ieri a causa di pneumatici esauriti, oggi ristabilisce il naturale ordine della cose tirando fuori i denti e guadagnandosi la seconda posizione, a soli 40 secondi dal debuttante Walkner. Tutto sommato un risultato soddisfacente anche per Barreda, che porta la sua Honda in terza posizione, rinforzando la sua leadership nella classifica generale (5 minuti di margine su Goncalves).

“In lenta ma costante crescita il nostro Alessandro Botturi, che anche oggi è riuscito a guadagnare posizione su posizione”

Le Yamaha faticano ad ingranare

Continua a sorridere anche l’altra rivelazione di questa edizione, il giovane Toby Price, alla sua prima Dakar, che oggi si guadagna un quarto posto, davanti a personaggi come come Paulo Gancalves (Honda), Alain Duclos (Sherco) e Ruben Faria (KTM). Come dicevamo ieri, mentre Honda e KTM macinano successi, lo squadrone Yamaha non riesce davvero ad ingranare.

Il miglior risultato oggi lo porta a casa Juan Pedrero Garcia che si piazza decimo, mentre naviga nelle retrovie, solo 21°, Olivier Pain. In lenta ma costante crescita invece il nostro Alessandro Botturi che anche oggi è riuscito a guadagnare posizione su posizione, chiudendo 14°, a circa sei minuti di distacco dalla vetta. Grande costanza anche per Laia Sanz, la spagnola della Honda, che dopo due sedicesimi posti oggi si riconferma tagliando il traguardo in diciassettesima posizione.

Dakar 2015, III tappa. La classifica Moto

1  027 - MATTHIAS WALKNER(AUT) KTM 450 RALLY REPLICA 2h34m28s +00:00:00

2  001 - MARC COMA(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 2h35m08s +00:00:40
3  002 - JOAN BARREDA BORT(ESP) HONDA CRF450RALLY 2h36m21s +00:01:53
4  026 - TOBY PRICE(AUS) KTM 450 RALLY REPLICA 2h37m13s +00:02:45
5  007 - PAULO GONCALVES(PRT) HONDA CRF450RALLY 2h37m17s +00:02:49
6  014 - ALAIN DUCLOS(FRA) SHERCO TVS RTR 450 2h37m39s +00:03:11
7  011 - RUBEN FARIA(PRT) KTM 450 RALLY REPLICA 2h37m54s +00:03:26
8  012 - JEREMIAS ISRAEL ESQUERRE(CHL) HONDA CRF450RALLY 2h38m30s +00:04:02
9  004 - JORDI VILADOMS(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 2h39m04s +00:04:36
10 010 - JUAN PEDRERO GARCIA(ESP) YAMAHA 450 WR RALLY JVO 2h39m49s +00:05:21


Dakar 2015. Classifica generale Moto

1  002 - JOAN BARREDA BORT(ESP) HONDA CRF450RALLY 9h43m05s +00:00:00

2  007 - PAULO GONCALVES(PRT) HONDA CRF450RALLY 9h48m38s +00:05:33
3  027 - MATTHIAS WALKNER(AUT) KTM 450 RALLY REPLICA 9h53m38s +00:10:33
4  001 - MARC COMA(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 9h53m55s +00:10:50
5  011 - RUBEN FARIA(PRT) KTM 450 RALLY REPLICA 9h55m15s +00:12:10
6  026 - TOBY PRICE(AUS) KTM 450 RALLY REPLICA 9h55m29s +00:12:24
7  004 - JORDI VILADOMS(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 9h57m12s +00:14:07
8  012 - JEREMIAS ISRAEL ESQUERRE(CHL) HONDA CRF450RALLY 10h01m38s +00:18:33
9  005 - HELDER RODRIGUES(PRT) HONDA CRF450RALLY 10h01m39s +00:18:34
10  010 - JUAN PEDRERO GARCIA(ESP) YAMAHA 450 WR RALLY JVO 10h06m07s +00:23:02
14 019 - BOTTURI (ITA) YAMAHA 002:40:44 00:06:16



FONTE: MOTO.IT



Dakar 2015, III Tappa. Michal Hernik perde la vita in moto
Nel corso della terza tappa della Dakar 2015 Michal Hernik, pilota motociclistico alla sua prima esperienza nel rally Sudamericano, ha tragicamente perso la vita in un incidente.

Nel corso della terza tappa della Dakar 2015, da San Juan a Chilecito, Michal Hernik, pilota motociclistico alla sua prima esperienza nel rally Sudamericano, ha tragicamente perso la vita in un incidente.

Polacco di 39 anni, nato a Cracovia, Hernik stava partecipando alla Dakar in sella ad una KTM del team Farma Prom. Per lui partecipare al rally più duro del mondo rappresentava il sogno di una vita, che stava condividendo con il fedele amico Pawel Stasiaczek .

Alle 15:25 di oggi, ora locale, gli organizzatori hanno perso il suo segnale e hanno subito attivato la macchina dei soccorsi. Circa un’ora dopo un camion dell’assistenza si è imbattuto nel corpo privo di vita di Hernik, che giaceva a fianco alla moto incidentata.

Il motociclista polacco è stato rinvenuto senza il casco ma non è ancora chiara la dinamica dell’accaduto, tanto che l’organizzazione di gara ha aperto subito un’inchiesta per fare chiarezza. Non appena avremo maggiori dettagli non esiteremo a comunicarli.
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